Venerdì 19 maggio. 20.30 ore. L’evento inizia con le rime suadenti di un poema del colombiano Julio Flórez Roa. Le immagini e i colori dei tropici si delineano nell’immaginario del pubblico: giaguari, colibrì e foreste lussureggianti ci fanno sentire la nostalgia di qualcosa che non abbiamo mai vissuto.
L’autrice Luisa Fernanda Guevara continua a parlarci della sua Colombia, degli alberi sempre verdi, dei fiumi che portano vita e degli eserciti che portano morte. Poi ci insegna un termine dello spagnolo colombiano per parlare della nostalgia della propria terra: il guayabo. Il guayabo è un albero molto diffuso nelle terre tropicali che da un frutto dolce e carnoso.
Un altro colombiano, Gabriel García Márquez diceva che il tropico odora a guayabo. Forse la nostalgia di quel profumo ha dato vita al termine nello spagnolo del Sudamerica. Il pubblico invece, sente una sorta di guayabo al contrario: la nostalgia di quelle terre sconosciute di oltre mare che tutti vorremmo assaporare.
Ringraziamo a Luisa Fernada Guevara, autrice finalista della X edizione e a Luisa Ricaldone membro della giuria del Concorso Letterario Lingua Madre.
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